SCUOLA PRIMARIA: SI INTRODUCE IL GIUDIZIO DESCRITTIVO

SCUOLA PRIMARIA: SI INTRODUCE IL GIUDIZIO DESCRITTIVO

Il 4 dicembre 2020 sono state promulgate da parte del Ministero dell’Istruzione, l’ordinanza Ministeriale e le Linee guida per la Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola Primaria. L’art. 1, com.2-bis del Dlgs. 8 aprile 2020, ha previsto che per l’anno scolastico 2020/2021, la Valutazione finale e, a partire dall’a.s. 2021-2022, la valutazione intermedia e finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della Scuola Primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, sia espressa attraverso un Giudizio Descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito ai differenti livelli di apprendimento.
Come tutti ben sappiamo, la Valutazione non è una semplice “misurazione”degli apprendimenti, ma essa ha una funzione formativa fondamentale. Lo scopo della normativa è chiaramente quello di superare il voto numerico su base decimale e consentire al docente di Descrivere i “processi cognitivi e meta-cognitivi, emotivi e sociali attraverso i quali si manifestano i risultati degli apprendimenti” (cfr. Linee guida).

È possibile pertanto affermare che l’intento primario del dettato normativo è la Valutazione per l’Apprendimento; la Valutazione intesa come strumento indispensabile per costruire strategie didattiche, processi di insegnamento e apprendimento e soprattutto descrivere la progressiva costruzione di conoscenze di ogni singolo alunno.

Il quadro storico-normativo, all’interno del quale si inserisce il DL 104/2020, è il DL n.62/2017 che, all’art.1, sottolinea come la Valutazione abbia a “oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento”, assegnando alla Valutazione una valenza pienamente formativa che concorre al miglioramento degli apprendimenti. Peraltro già nel testo delle Indicazioni Nazionali del 2012 era possibile ravvisare il concetto di “Valutazione per l’Apprendimento”. Le Indicazioni Nazionali sottolineano che la Valutazione “come processo regolativo, non giunge alla fine di un percorso, ma procede, accompagna e segue”ogni processo di apprendimento e deve consentire di valorizzare i progressi degli alunni.

La novità più significativa dell’OM del 4 Dicembre riguarda il fatto che il giudizio descrittivo non è più riferito alle singole discipline, ma oggetto della valutazione periodica e finale sono gli Obietttivi di apprendimento che ogni singola disciplina ha inserito nella programmazione annuale, coerentemente con quanto inserito precedentemente nel Curricolo di Istituto ( art. 3, comma 4) e prima ancora in linea con le Indicazioni Nazionali, soprattutto per quel che attiene agli obiettivi disciplinari e ai Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze.

Gli Obiettivi di Apprendimento, che contengono sempre sia l’azione che gli alunni devono mettere in atto, sia il contenuto disciplinare al quale l’azione si riferisce, diventano riferimenti ineludibili della valutazione. Al comma 6 vengono dettagliati i giudizi descrittivi, espressi in coerenza con la Certificazione delle Competenze per la classe quinta: vengono individuati 4 livelli di apprendimento (avanzato-intermedio-base-in via di acquisizione). Le Linee guida forniscono 3 esempi di Documento di Valutazione Intermedia e Finale, riportati nella Tabella 1, 2 e 3. Pur lasciando ampio spazio all’autonomia scolastica nel formulare i descrittori dei giudizi che accompagnano i livelli di apprendimento, ogni Documento di Valutazione dovrà contenere i seguenti punti: la disciplina – gli obiettivi di apprendimento (anche per nuclei tematici) – il livello – il giudizio descrittivo.
Nell’art. 3, comma 8 la Valutazione del comportamento e dell’Insegnamento della Religione Cattolica, o dell’Attività Alternativa, restano invece disciplinate dall’art. 2, comm.3-5-7 del Dlgs. 62/2017. L’art. 4 è invece interamente dedicato alle valutazioni degli alunni con disabilità certificata e dei DSA: la loro valutazione rimane correlata rispettivamente al PEI e al PDP.

Il testo normativo specifica nell’art. 6 comm.1, che le scuole attueranno l’OM e le Linee Guida “in modo progressivo”durante gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022. A tal fine il Ministero ha previsto, già nel comma 1, azioni di formazione “finalizzate a indirizzare, sostenere e valorizzare la cultura della valutazione e degli strumenti valutativi nella scuola Primaria”. Poiché l’insegnamento della Religione Cattolica è impartito secondo le finalità della scuola, l’uniformità di struttura valutativa con le altre discipline è altamente auspicabile e proponibile, nella cornice dell’autonomia scolastica, all’attenzione del Collegio Docenti.

Proposta di Giudizi Descrittivi per l’IRC seguendo le Linee Guida dell’OM del 4 Dicembre 2020.