“SONO FATTO COSI’!” La possibilità di cambiare per non tradire sé stessi / 2

“SONO FATTO COSI’!” La possibilità di cambiare per non tradire sé stessi / 2

Nell’articolo dello scorso numero, avevamo visto come cambiare, significhi evolvere verso il prossimo passo.
Una vera e propria scampagnata nel percorso della nostra vita.

Riflettiamo insieme: cosa si fa quando dobbiamo fisicamente essere pronti per una nuova sfida? Generalmente nessuno di noi affronterebbe una nuova salita senza accertarsi di essere pronto; tutti avremmo l’istinto di allenarci e proprio come avviene per il nostro corpo anche la mente ha bisogno di una sorta di allenamento. Dobbiamo poter diventare elastici davanti agli input che la vita ci pone. Cambiare significa adattarsi alla nuova situazione e per questo è necessario che la nostra mente faccia dello stretching psichico per saperci individuare come ci sentiamo, cosa desideriamo, quali sono i nostri bisogni, quali i limiti, i compromessi e le risorse a nostra disposizione.
Un percorso psicologico aiuta proprio in questo, a diventare più elastici verso il cambiamento. Non significa che si debba diventare qualcun altro: ciò che cambia è il rapporto che si ha con sé stessi. Certamente ora non voglio cadere nella considerazione precedentemente nominata che “volere è potere”, in quanto l’addestramento mentale non dipende soltanto dalla volontà di cambiare o dalla riflessione: riflettere sui propri limiti e i prossimi obiettivi non basta. Cambiare, significa libere risorse rimaste incastrate nelle esperienze passate e per far questo non basta la consapevolezza di quello che abbiamo vissuto, dobbiamo prenderci cura di quei bisogni inevasi che in infanzia non sono stati nutriti o venivano considerati pericolosi. Non risulta sempre facile questo passaggio in quanto, anche se razionalmente possiamo sapere di avere determinate capacità o che una certa situazione non risulta essere realmente pericolosa, queste paure possono essere profonde ed inconsce. Esse non seguono la razionalità della mente ed inoltre sbloccarle talvolta richiede un tempo necessario per adattarsi alla nuova realtà adulta, altrimenti si potrebbe rischiare di impattare in modo dannoso nella nostra vita senza le giuste precauzioni.

Cambiare, significa libere risorse incastrate nelle esperienze passate e non basta la consapevolezza di quello che abbiamo vissuto. Dobbiamo prenderci cura di quei bisogni inevasi che in infanzia non sono stati nutriti o venivano considerati pericolosi”