Milleproroghe 2023: nel nuovo anno i due bandi per l’assunzione degli insegnanti di religione

Milleproroghe 2023: nel nuovo anno i due bandi per l’assunzione degli insegnanti di religione

Le due procedure per gli insegnanti di religione cattolica (Concorso ordinario e Procedura straordinaria per i precari) slittano al 2023 con il decreto Milleproroghe: il Consiglio dei Ministri del 21 dicembre ha inserito all’art.5, comma 3 del D.L. Milleproroghe 2023 le modificazioni all’art.1bis della legge 186/2019, indicate dallo Snadir come necessarie per la predisposizione dei due bandi per l’assunzione degli insegnanti di religione in ruolo. Pertanto, i trienni di riferimento per le assunzioni saranno entrambi (ordinario e straordinario) dal 2022/2023 al 2024/2025.

Ricordiamo che il 14 dicembre 2020 era stata siglata l’intesa fra il Ministero dell’Istruzione e la CEI per far partire il nuovo concorso di religione cattolica, previsto dall’ingiusto e iniquo originario articolo 1-bis della legge 159/19; e che l’emendamento 47.14 al D.L. 36/2022 – giunto al termine di una lunga battaglia sindacale che ci ha visti protagonisti – ha successivamente introdotto all’art.1bis della legge 159/2019 una procedura straordinaria per gli insegnanti di religione precari con oltre 36 mesi di servizio, contestuale a quella ordinaria, per il 50% dei posti che si renderanno vacanti e disponibili nel triennio di riferimento.

E’ un segnale positivo e un primo riscontro concreto dopo l’incontro di metà dicembre con la Sottosegretaria al Ministero dell’istruzione Paola Frassinetti che ha accolto tempestivamente le proposte dello Snadir di prorogare al 2023 la pubblicazione dei due bandi e di riallineare i due trienni di riferimento al 2022/2025 a testimonianza di un’attenzione reale alle problematiche della categoria.
 
Da anni ormai, ci impegniamo per ridisegnare il ruolo e la dimensione dell’insegnamento della religione nelle nostre scuole, con un’attenzione particolare alla tutela e alla valorizzazione degli insegnanti e dei loro diritti fondamentali, primo tra tutti: la conquista della stabilità lavorativa. Abbiamo coinvolto tutti i soggetti interessati: gli altri sindacati della scuola, il Servizio Nazionale IRC, le forze politiche, la Cei. Ricordiamo poi la sentenza della CGUE che ha condannato per prima l’abuso dei contratti a termine nel comparto scuola e le sentenze della Cassazione a favore dei precari ricorrenti SNADIR sulla questione dell’illegittima reiterazione dei contratti a tempo determinato.

A tutti abbiamo fatto sentire la nostra voce e le nostre richieste: l’urgenza di risolvere con risolutezza i problemi di un sistema che ha condannato migliaia di insegnanti a una condizione incresciosa di precarietà, spesso per un tempo lunghissimo e inaccettabile.

Adesso si continua: un passo dopo l’altro, una battaglia dopo l’altra, fino a che ogni docente di religione avrà riacquistato dignità lavorativa. C’è ancora altro da fare – occorre ad esempio continuare a rivendicare stipendi più̀ adeguati rapportati ai nuovi impegni professionali nella scuola, occorre aumentare la quota dei posti di ruolo dal 70% al 95%, bisogna ottenere la titolarità sulla sede scolastica per i docenti di religione. Sono questi i propositi per iniziare il nuovo anno: continuare a fare bene, continuare a fare meglio. #SnadirForRights