Il Senato approva l’emendamento Toccafondi (Italia Viva). Lo SNADIR: non è finita qui!

Il Senato approva l’emendamento Toccafondi (Italia Viva). Lo SNADIR: non è finita qui!

E’ stato approvato (19 dicembre 2019) al Senato il DL 126/2019 (Decreto scuola sul reclutamento del personale scolastico), compreso l’Art. 1-bis (Disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente di religione cattolica).

L’accoglimento  da  parte  del  Senato  dell’art.1-bis conferma l’impegno delle istituzioni a bandire entro il 2020 un concorso ordinario per gli insegnanti precari di religione, previa specifica intesa con il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Un provvedimento che non ci stancheremo mai di definire iniquo, discriminatorio e banale.

Fino alla fine, lo Snadir  ha  lottato  per  la  totale  equiparazione  dei  meccanismi  di  assunzione  in  ruolo,  senza distinzioni  e  discriminazioni,  fornendo  ai  Parlamentari il quadro preciso degli insegnanti di religione precari e le possibili soluzioni per un giusto riconoscimento dei loro diritti.

In questi mesi abbiamo messo in atto numerose iniziative per sollecitare una risposta adeguata dalle  Istituzioni e avviato un confronto su più livelli: dalle Camere al Governo, passando per tutte le parti in causa. Abbiamo incontrato i  parlamentari, inviato lettere e comunicazioni a deputati e senatori, scritto al Presidente della Repubblica, cercato un confronto con la Cei, coinvolto in  pochissimi  giorni  centinaia di insegnanti per manifestare insieme davanti al Senato.

Volevamo essere coautori di un cambiamento. Volevamo che il mondo della scuola cambiasse per favorire il successo scolastico dei  nostri  studenti  e  per  valorizzare  il  lavoro  dei  docenti. Volevamo che la Politica recuperasse il suo impegno primario nell’assicurare a ogni uomo la possibilità di una serenità lavorativa. Volevamo più di tutto restituire dignità e merito a una categoria di docenti qualificati e di grande esperienza che da anni aspetta una doverosa risposta dalle istituzioni.

Abbiamo unito le forze anche  re-immaginando il lavoro sindacale, ampliando  la  rappresentanza, ripensandone  le  forme,  le  pratiche  e  le  modalità, lavorando insieme per contribuire a realizzare un mondo lavorativo migliore.

Purtroppo la Politica non ha voluto ascoltare le legittime richieste dei docenti precari di religione. Per anni si è cercato di aggirare il problema del precariato di religione con interventi superficiali e non risolutivi, fino a quest’ultimo vergognoso e inaccettabile art.1-bis approvato definitivamente oggi. Tale ingiustizia ha trovato la sua giustificazione tra i paladini della “cultura dello scarto”.

Di fronte a tale ingiustizia, lo Snadir proporrà iniziative per la tutela dei precari, sia presso i tribunali interni che presso le corti europee per la tutela del principio di uguaglianza e non discriminazione tutelati dalla nostra carta costituzionale, dalla carta di Nizza e dalla clausola 4 della direttiva 1999/70.