“Ho l’ansia”: l’affermazione più diffusa tra giovani e adulti / 2

“Ho l’ansia”: l’affermazione più diffusa tra giovani e adulti / 2

Nell’ultimo numero avevamo visto come l’ansia, stato di agitazione troppe volte inteso in senso negativo, possa in realtà rappresentare un’alleata per poter riuscire al massimo delle nostre capacità. Essa comporta infatti un’attivazione del nostro sistema nervoso che ci è utile per affrontare con maggiore attenzione e precisione alcuni compiti. Si innalzano i livelli di cortisolo, un ormone che in quantità ottimale ci permette di realizzare le nostre migliori performance, ma che se presente nel nostro sangue in modo eccessivo produce cali drastici nel proprio rendimento ed una percezione di malessere.
È proprio in queste situazioni che l’ansia da nostra alleata si trasforma in nemica, diventando ansia patologica, in quanto offuscando la capacità di realizzare se lo stimolo davanti a noi possa essere nocivo o meno, debilita le potenzialità che ognuno di noi possiede per risolvere una determinata situazione.
Che sensazioni vengono avvertite in questo genere di situazione?
I sintomi più diffusi possono riguardare la dimensione del pensiero: Pensieri negativi sul futuro, Ricerca del perfezionismo, Difficoltà di concentrazione, Percezione di avere pensieri “incontrollabili”, Difficoltà ad addormentarsi e/o continui risvegli notturni.
In altri casi riguardano sintomi fisici quali: Battito cardiaco accelerato (tachicardia), Ipertensione, Sensazione di vertigini e/o di svenimento, Disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea, vomito), Dolori muscolari, Aumento della sudorazione.
Tutti questi sintomi possono manifestarsi in modo diverso a seconda del disturbo d’ansia che si attiva. L’ansia ha infatti diverse sfaccettature: può permeare quasi ogni ambito della nostra vita come nel disturbo d’ansia generalizzato oppure può manifestarsi in condizioni specifiche come nelle fobie sociali (contesti relazionali) o nell’agorafobia (grandi spazi aperti). Può presentarsi in forma diffusa oppure in modo immediato, come ad esempio nel disturbo da attacco di panico, o sotto forma di azioni incontrollabili vissute nel disturbo ossessivo compulsivo o spesso sotto forma di sintomi maggiormente fisici come nei disturbi psicosomatici.  L’ansia può essere inoltre il principale sintomo che si percepisce a seguito di un evento traumatico come nel disturbo post-traumatico.
Come si può intuire l’ansia è una situazione molto diffusa, spesso anche a livello patologico, eppure sono poche le persone che decidono di affrontarla attivamente senza necessariamente arrendersi all’idea di doverla subire. Cosa poter fare nel concreto?
– Individua cinque situazioni per te particolarmente ansiogene
– Chiediti in quale di queste l’ansia possa essere individuata come alleata o come nemica
– Lascia andare la tensione in quelle situazioni dove comprendi che un certo livello d’agitazione risulta fisiologico
– Prendi in considerazione quelle che invece risultano per te soltanto ostacolanti e prova a chiederti quale sia il significato di questo ostacolo
Se significare questo evento è per te particolarmente complesso, non esitare a chiedere l’aiuto di un professionista, spesso bastano pochi incontri per risignificare un sintomo e riuscir quindi a leggere la realtà da un altro punto di vista.
Il primo passo per prendersi cura della propria ansia rimane sempre quello di riconoscere a sé stessi che si merita di vivere una vita migliore, con maggiore serenità. Nel prossimo numero un caso reale potrà ispirare anche il tuo benessere.