Educazione: le competenze chiave europee di cittadinanza/13

Educazione: le competenze chiave europee di cittadinanza/13

Il concetto di cittadinanza implica quello di vincolo, di appartenenza ad una determinata realtà socio culturale, in cui, nella più piena libertà individuale, si condividano storia e sentimenti. Ma per poter vivere e realizzarsi in un determinato contesto, complesso, articolato e globale, come quello europeo, necessitano delle skills appropriate, delle conoscenze ed abilità che ne permettano, in modo adeguato ed efficace, di interpretarlo per farne un corretto uso per sé stessi e per le sane relazioni con gli altri.
In tal senso, per la migliore espressione di una cittadinanza europea attiva ed armonica, l’UE ha individuato e formulato ben otto competenze chiavi per lo sviluppo della cittadinanza europea da parte di tutti i cittadini.
Frutto di un percorso lungo, iniziato nel 2006 e profondamente aggiornato nel 2018, quello delle competenze europee è un iter complesso che ha visto lavorare in sinergia sia il Parlamento europeo che la Commissione. Oggi le competenze chiave europee di cittadinanza rappresentano un punto di riferimento per la normativa italiana (e non solo), soprattutto in tema di scuola e didattica.
La prima tappa di questo iter può essere considerata quella introdotta dallo studio DeSeCo, realizzato dall’OCSE nel 2003. Il documento, il cui nome completo è “Definition and Selection of Competencies”, ha orientato il processo di definizione delle competenze chiave, individuandone, in un primo momento, nove, ripartite in tre categorie. A questo primo testo ha fatto seguito, nel 2006, una raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio, in cui per la prima volta si mettevano a fuoco quelle che poi saranno le otto competenze chiave europee di cittadinanza. Nel 2018, il Parlamento Europeo è tornato sull’argomento con la “Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente”, affiancata da un “Allegato Quadro di riferimento europeo” e dalla “Raccomandazione sulla promozione di valori comuni, di un’istruzione inclusiva e della dimensione europea dell’insegnamento”.
Ma a livello europeo la discussione sul tema delle competenze che gli individui devono acquisire per garantirsi il pieno sviluppo, prosegue incessante. Infatti si tratta sempre di un tema cardine, con implicazioni a cascata che investono i temi della formazione, dell’istruzione e dell’orientamento al lavoro e al benessere sociale. Il risultato di questo percorso è stata l’elaborazione delle 8 competenze chiave europee, che gli Stati Membri dell’Unione Europea sono chiamati a recepire, facilitandone l’acquisizione da parte di tutti i cittadini. Il testo di riferimento che le cristallizza e definisce è la Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (con il suo Allegato Quadro di riferimento europeo), approvata dal Parlamento Europeo il 22 maggio del 2018.
Cerchiamo di capirne gli elementi centrali e fondamentali, partendo dai concetti di competenza e di competenza chiave.
Già la sola definizione del concetto di competenza non è cosa semplice. La citata Raccomandazione del Parlamento Europeo utilizza queste parole per riempire di significato una parola davvero complessa: “un insieme di conoscenze, abilità e atteggiamenti”. Da questa definizione deriva poi anche quella di “competenze chiave”, che sono “quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Esse si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l’apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità”.

La Raccomandazione procede, poi, all’individuazione delle competenze chiave europee, che risultano essere otto, non ordinate gerarchicamente, ma da considerarsi tutte di pari importanza. Di seguito si cercherà di declinarle in modo sintetico:
Competenza alfabetica funzionale
Si concretizza nella piena capacità di comunicare, sia in forma orale che scritta, nella propria lingua, adattando il proprio registro ai contesti e alle situazioni. Fanno parte di questa competenza anche il pensiero critico e la capacità di valutazione della realtà.
Competenza multilinguistica
Prevede la conoscenza del vocabolario di lingue diverse dalla propria, con conseguente abilità nel comunicare sia oralmente che in forma scritta. Infine, fa parte di questa competenza anche l’abilità di inserirsi in contesti socio-culturali diversi dal proprio.
Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
Le competenze matematiche considerate indispensabili sono quelle che permettono di risolvere i problemi legati alla quotidianità. Quelle in campo scientifica e tecnologico, invece, si risolvono nella capacità di comprendere le leggi naturali di base che regolano la vita sulla terra.
Competenza digitale
È la competenza propria di chi sa utilizzare con dimestichezza le nuove tecnologie, con finalità di istruzione, formazione e lavoro. A titolo esemplificativo, fanno parte di questa competenza: l’alfabetizzazione informatica, la sicurezza online, la creazione di contenuti digitali.
Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare
È la capacità di organizzare le informazioni e il tempo, di gestire il proprio percorso di formazione e carriera. Vi rientra, però, anche la spinta a inserire il proprio contributo nei contesti in cui si è chiamati ad intervenire, così come l’abilità di riflettere su sè stessi e di autoregolamentarsi.
Competenza in materia di cittadinanza
Ognuno deve possedere le skill che gli consentono di agire da cittadino consapevole e responsabile, partecipando appieno alla vita sociale e politica del proprio paese.
Competenza imprenditoriale
La competenza imprenditoriale si traduce nella capacità creativa di chi sa analizzare la realtà e trovare soluzioni per problemi complessi, utilizzando l’immaginazione, il pensiero strategico, la riflessione critica.
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
In questa particolare competenza rientrano sia la conoscenza del patrimonio culturale (a diversi livelli) sia la capacità di mettere in connessione i singoli elementi che lo compongono, rintracciando le influenze reciproche.