Il valore del “Cooperative learning” nell’attività didattica

Il valore del “Cooperative learning” nell’attività didattica

«Ciò che i ragazzi sanno fare insieme oggi, domani sapranno farlo da soli» affermava il pedagogista sovietico Lev Semënovič Vygotskij, pioniere del valore didattico e formativo assunto dal cooperative learning nell’ambito del processo di insegnamento/apprendimento e precursore della concezione storico-culturale inerente lo sviluppo cognitivo.


I fratelli statunitensi David e Roger Johnson, autori del volume “Apprendimento cooperativo in classe. Migliorare il clima emotivo e il rendimento”, identificano il cooperative learning nel «metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti cooperano insieme per raggiungere obiettivi comuni e migliorare il loro apprendimento», in tal senso la funzione educativa dell’apprendimento cooperativo si configura nell’adeguata organizzazione di attività didattiche volte a potenziare le intelligenze plurime dei discenti promuovendo la responsabilità individuale, il pensiero critico, l’interazione promozionale, la revisione dei contenuti, la relazione tra pari, il senso di autoefficacia, il benessere psicologico, le capacità di confronto e le abilità sociali.


L’efficacia dell’apprendimento cooperativo, distinguendosi dall’apprendimento individualistico e competitivo, si esplica in modo particolareggiato a livello sociale esprimendo in termini inclusivi la qualità delle relazioni fondata sulla reciproca collaborazione e sulla positiva interdipendenza creata dagli studenti e sorretta dagli insegnanti in un processo didattico dinamico nel quale, come sostiene nei suoi testi sul cooperative learning la psicologa e psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale Anna La Prova, «ciascun componente del gruppo, con le sue caratteristiche peculiari e speciali, può contribuire all’apprendimento di tutti e ciascuno può diventare risorsa e strumento compensativo per gli altri» sentendosi corresponsabile del reciproco percorso di studio e sviluppando, integrando e valorizzando capacità cognitive e relazionali in un contesto nel quale le competenze, prima acquisite comunitariamente, diverranno, in seguito, patrimonio individuale di ogni singolo discente.