Una contrattazione “in salita”… come sempre

Una contrattazione “in salita”… come sempre

L’ARAN ha convocato i sindacati della scuola per il rinnovo contrattuale ma la trattativa è apparsa subito problematica. Ricordiamo che si va a rinnovare un contratto per un triennio già scaduto e quindi già “invecchiato” (2019/2021), sia per la parte economica, che consentirà forse il recupero parziale dell’inflazione (attualmente al 6-7%), sia per la parte normativa, considerato che ogni anno si aggiungono nuovi compiti non regolamentati (es. lavoro da remoto, formazione per l’inclusione, revisione dei profili ATA).

Sul piano retributivo si prospetta un aumento netto di circa 50-55 euro (circa 90 euro lordi): un risultato deludente che, in questo momento purtroppo, non sembra presentare ulteriori margini di trattativa. La consolazione per i lavoratori, a questo punto, dovrebbe essere soltanto quella di ricevere gli arretrati già maturati. Insomma si tratterà di un contratto di “ordinaria amministrazione” che si dovrà rendere compatibile con il quadro complessivo attualmente vigente. Nessuna prospettiva di “stipendi europei” all’orizzonte.

Lo sciopero della scuola del 30 maggio scorso ha lasciato una traccia, ma non profonda quanto i sindacati avrebbero voluto: l’adesione si è attestata, secondo dati non definitivi, intorno al 20%; un risultato tutto sommato soddisfacente ma che non garantisce la spinta sufficiente alla trattativa. D’altra parte lo sciopero del 30 maggio non era finalizzato al solo rinnovo contrattuale ma aveva posto anche altre questioni importanti come il reclutamento dei precari, la formazione dei docenti e il sovraffollamento delle classi.  I sindacati devono certamente impegnarsi nel trovare interlocutori politici credibili in quanto le questioni vanno al di là dei rapporti con l’Amministrazione scolastica, come dimostra la scelta del Governo di intervenire nella materia con un decreto legge.  

Andranno anche cercate più frequenti occasioni di confronto con il personale scolastico. Auguriamoci di lasciarci alle spalle la pandemia e le maxi assemblee on-line e di incontrarci invece in presenza per riflettere sulla scuola che vogliamo realizzare nei prossimi anni.

Ulteriori incontri tra ARAN e sindacati si terranno nella seconda metà di giugno ma, probabilmente, si arriverà alla firma solo a settembre prossimo. Restiamo in attesa di conoscere le decisioni finali.