La scuola italiana si prepara ad accogliere ragazzi e bambini in fuga dalla guerra per garantire il diritto allo studio

La scuola italiana si prepara ad accogliere ragazzi e bambini in fuga dalla guerra per garantire il diritto allo studio

La scuola si prepara ad accogliere le studentesse e gli studenti ucraini che stanno arrivando nel nostro Paese. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato in data 4 marzo 2022, la nota nr. 381, alle istituzioni scolastiche con le prime indicazioni e le prime risorse previste per garantire il diritto allo studio e il supporto psicologico agli studenti ucraini in fuga dai territori coinvolti nella guerra in corso che arriveranno in Italia.
La nota firmata dal Capo Dipartimento Dott. Versari, chiarisce che è prioritario assicurare ai ragazzi e ai bambini in fuga dal conflitto: “il proseguimento del percorso educativo e formativo, anche perché possano ritrovare condizioni minime di “normalità quotidiana”.

Al momento non è possibile prevedere i numeri che arriveranno in Italia nei prossimi giorni, infatti l’alta percentuale di minori impone di agire in modo efficace per consentire loro di riprendere per quanto possibile una vita normale e una continuità educativa nelle scuole italiane, tenendo conto della particolare condizione di fragilità di ciascuno di essi.

Dovrà essere data particolare importanza e priorità, alla conservazione della rete di relazioni dei nuclei familiari e favorire anche un raccordo con le comunità ucraine stabilmente inserite in Italia.
L’obiettivo è quindi quello di offrire una continuazione quanto più fluida del percorso educativo e formativo ma anche occasioni di socializzazione, ricreative o sportive.

Il Ministero dell’Istruzione si mostra attento e consapevole della gravità della guerra in Ucraina e come abbia influito soprattutto sui più piccoli, purtroppo con ricadute traumatiche che necessitano di supporto psicologico. Il primo ostacolo al progetto educativo sono le difficoltà linguistiche, che rende necessario l’affiancamento degli insegnanti con mediatori linguistici e culturali. A tal proposito, gli USR dovranno coordinarsi per fornire alle scuole i mediatori necessari all’azione formativa degli studenti ucraini.

La nota affronta anche la questione dei fondi messi a disposizione della scuola. In via urgente, al momento il Ministero ha stanziato un milione di euro, che sarà ripartito fra le istituzioni scolastiche coinvolte nell’accoglienza in modo significativo.

Per quanto riguarda invece il supporto psicologico, è ancora da perfezionare il processo di assegnazione agli istituti scolastici delle risorse professionali idonee.
Sicuramente tutto il mondo della scuola si attiverà con la consueta collaborazione, anche se provato da un lungo tempo di pandemia, “saprà mobilitare ancora una volta le sue energie migliori per fare fronte alla nuova e tragica emergenza, facendosi comunità accogliente”.