Il bilancio iniziale delle competenze

Il bilancio iniziale delle competenze

Il bilancio delle competenze ha la finalità di delineare il percorso autocritico del docente, individuando le “buone pratiche” che lo hanno condotto dall’inizio del suo percorso formativo allo stato attuale. 

Entro il mese di novembre, i neoassunti sono chiamati a compilare il primo adempimento amministrativo che consiste nel tracciare il bilancio iniziale di competenze, in forma di autovalutazione strutturata.  Le modalità, le attività formative e i criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova sono regolamentati dal DM 850/2015 che recepisce la mutata sensibilità maturata nell’ambito della ricerca pedagogica ed educativa, secondo la quale “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale” (com. 124 della L. 107/2015).

Il bilancio delle competenze ha la finalità di delineare il percorso autocritico del docente, individuando le “buone pratiche” che lo hanno condotto dall’inizio del suo percorso formativo allo stato attuale. Nello specifico, vuole rilevare gli elementi che possono essere utili, facendo leva sul percorso formativo scolastico e lavorativo precedente e attuale, per affrontare e risolvere i problemi che si presentano quotidianamente sul posto di lavoro. 

Il bilancio iniziale delle competenze, dunque, si pone all’interno di un unico più grande percorso, di approdo, come punto di raccolta delle esperienze pregresse; di avviamento, come punto di lancio verso una nuova esperienza; di trait d’union tra i punti di forza già acquisiti, l’esame autocritico dei punti di debolezza e i propositi di miglioramento e di aggiornamento continui e costanti, in previsione della compilazione del proprio portfolio. Le aree per l’individuazione delle competenze presenti nella piattaforma INDIRE, disponibili a partire da metà mese, sono quelle della didattica, dell’organizzazione e della professionalità.

Nell’aria DIDATTICA si chiede di evidenziare le competenze relative all’insegnamento, quali l’organizzazione delle situazioni di apprendimento, l’osservare e il valutare gli allievi secondo un approccio formativo, il coinvolgere gli allievi nel processo di apprendimento. 

Nell’aria ORGANIZZAZIONE si chiede di sottolineare le competenze relative alla partecipazione alla vita della propria scuola come il lavorare in gruppo tra docenti, il partecipare alla gestione della scuola, l’informare e coinvolgere i genitori.

Nell’aria PROFESSIONALITÀ occorre indicare le competenze relative alla propria formazione quali l’affrontare i doveri e i problemi etici della professione, il servirsi di nuove tecnologie per attività progettuali, organizzative e formative, il curare la formazione continua.

Il dirigente scolastico e il docente neo-assunto, sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative previste dall’USP e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o reti di scuole.