Anna – Arezzo

Anna – Arezzo

“La politica è l’amore degli amori” perché è ciò che più ci permette di lavorare per il bene comune e fa sì che ogni altro desiderio, di lavoro, di vita, possa realizzarsi…

Anna di Arezzo, insegnante di Religione da 13 anni.

Caro ministro,
mi chiamo Anna, sono nata a Pisa ed è nella mia città che ho iniziato a frequentare la Facoltà di Filosofia ed anche l’Istituto di Scienze Religiose.
Quando incontriamo qualcuno con cui stiamo bene, sentiamo il desiderio di conoscerlo di più, di capire chi è, scoprire il suo mondo. Per me è accaduta un po’ la stessa cosa con Dio. Ho sentito il desiderio di conoscere di più questo Padre che mi aveva dato la vita, per poi poter rispondere all’invito di Gesù: “Siate perfetti come perfetto è il Padre mio” e quindi crescere nella mia capacità di amare il prossimo.
Trasferita ad Arezzo ho continuato i miei studi e per caso, ma per me “il caso è un sorriso di Dio”, ho conosciuto il Direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi che mi ha proposto di dare la disponibilità per svolgere delle supplenze come insegnante di religione così, 21 anni fa, sposata da poco, ho iniziato a svolgere questo bellissimo lavoro.
Quando nel 2004 si è tenuto il Concorso, io non avevo ancora i requisiti richiesti per accedervi ma pensavo fiduciosa che a breve ne sarebbero seguiti altri e con lo stesso ottimismo, mentre lavoravo e continuavo i miei studi, ho avuto due figli. Sono riuscita a laurearmi in Scienze dell’Educazione, a diplomarmi in Scienze Religiose e negli ultimi anni mi sono dedicata all’altra mia passione, la psicologia, diventando Counsellor ad orientamento Analitico Transazionale.
Son passati tanti anni ma non c’è stato nessun altro Concorso. Mio marito, modellista orafo più di una volta ha vissuto l’esperienza della cassa integrazione ma anche nei momenti più duri, non solo a causa di difficoltà economiche ma anche familiari o di salute, abbiamo ringraziato per ciò che avevamo, per l’amore che ci univa, vivendo con serenità ogni situazione insieme ai nostri figli.
Negli ultimi anni, mio figlio ogni tanto mi chiede: “Ma perché nonostante tu abbia studiato tanto e sia da così tanto tempo che lavori, non sei di ruolo?”. Io mi trovo in difficoltà nel rispondergli perché se dico che lo Stato non ha più bandito un Concorso per gli insegnanti di religione ne consegue un’opinione negativa riguardo alla politica italiana invece è proprio ai giovani che va trasmesso il desiderio di essere cittadini attivi, partecipi.
Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, di cui faccio parte, diceva che “la politica è l’amore degli amori” perché è ciò che più ci permette di lavorare per il bene comune, ciò che fa sì che ogni altro desiderio, di lavoro, di vita personale, possa realizzarsi. Chiedo a lei quindi Ministro, come rispondere a mio figlio perché possa diventare un uomo che, nonostante le difficoltà, dia il suo contributo perché si realizzi un mondo migliore.