Al via l’anno scolastico al tempo del Covid tra problemi e prospettive

Al via l’anno scolastico al tempo del Covid tra problemi e prospettive

Finalmente si riparte, sono circa 8,3 milioni le alunne e gli alunni che quest’anno ritorneranno a scuola per l’anno scolastico 2020/2021.

Il Ministero dell’Istruzione ha fornito i primi dati sull’anno scolastico 2020/2021: 7.507.484 studentesse e studenti negli istituti statali e 860mila nelle scuole paritarie.

Inoltre, il M.I., ha fornito i numeri degli studenti delle scuole statali di ogni ordine e grado che saranno distribuiti in 369.048 classi: 876.232 sono iscritti alla Scuola dell’infanzia; 2.384.026 alla Primaria;

1.612.116 alla Secondaria di primo grado; 2.635.110 alla Secondaria di secondo grado.

Gli alunni con disabilità aumentano dai 259.757 di un anno fa ai 268.671 di quest’anno. Di questi, 19.907 frequenteranno la Scuola dell’infanzia, 100.434 la Primaria, 70.431 la Secondaria di primo grado, 77.899 la Secondaria di secondo grado.

Per quanto riguarda le scuole Secondarie di II grado, 1.327.443 alunni frequenteranno un indirizzo liceale, 830.860 alunni un Istituto tecnico, 476.807 alunni un Istituto professionale.

Lunedì 14 settembre, oltre 5,6 milioni di alunne e alunni hanno ripreso le lezioni nella maggior parte delle regioni, tra cui il Veneto.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inaugurato l’anno scolastico a Vo’ Euganeo (PD), nel cortile della scuola elementare “Guido Negri”, istituto-simbolo dell’emergenza Coronavirus in quanto trasformato in maxi-ambulatorio per la realizzazione dei tamponi alla cittadinanza a fine febbraio. Sul grande palco allestito per l’occasione si sono alternati molti ospiti della televisione, della musica e dello sport, tra cui “Il Volo” e Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana di calcio. La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nel suo discorso di saluto ha dichiarato, nel corso dell’inaugurazione dell’anno scolastico: “la scuola non si è mai fermata, ha trovato slancio e nuova fiducia”.

“In questo giorno così importante e unico, che ricorderemo in futuro come quello in cui la scuola non si è mai fermata, ha trovato slancio e nuova fiducia, voglio dire grazie. Grazie al personale dell’Istruzione, ai dirigenti scolastici, ai docenti per l’immenso lavoro di queste settimane. Grazie alle famiglie e a gli studenti, siete voi il motore della ripartenza”.

“Ci saranno delle difficoltà – ha aggiunto la ministra -, non potrebbe essere altrimenti, dobbiamo utilizzare questo momento per trovare uno spirito di condivisione e massima collaborazione. Ci saranno casi da gestire ma non dobbiamo avere paura, li affronteremo insieme. Grazie al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che non ha mai fatto mancare la sua vicinanza, sensibilità e attenzione al mondo della scuola. E’ stata inferta una profonda ferita, ci siamo sentiti disorientati e smarriti, e quando abbiamo dovuto sospendere le attività didattiche in presenza è stato un dolore per tutti, è stato come dover abbandonare le nostre certezze, dover abbandonare le nostre case”.

“Ci siamo dovuti preparare per un percorso complicato e pieno di sfide – ha ripetuto ancora la ministra Azzolina -, questa difficoltà ha mostrato a tutti quanti elementi sono necessari per il buon funzionamento della scuola. Le avversità di questo viaggio mi hanno fatto pensare a Ulisse e al suo lungo peregrinare per tornare a Itaca, era stata presa d’assalto da persone che non volevano quella terra per amore ma solo per tornaconto personale. In questi mesi come Ulisse la comunità scolastica ha affrontato venti avversi, insidie e tempeste, la scuola come Itaca è diventata terreno di contesa, ma Ulisse alla fine ce l’ha fatta”.

“Oggi – ha detto il capo dello Stato Mattarella – è un giorno importante, mai come in questa occasione ha il valore e significato di una ripartenza dell’intera società. La scuola serve anche a sconfiggere l’ignoranza con la conoscenza. La scuola, la cultura, il confronto sono antidoti al virus della violenza e dell’intolleranza che può infettare la comunità. E’ stata dolorosa la chiusura delle scuole, necessaria ma dolorosa. Avete sofferto, ragazzi, abbiamo sofferto tutti per gli impedimenti e le limitazioni”.